sabato 30 gennaio 2010

Dormi dormi

A volte mi chiedo che cosa è che mi spinge ad alzarmi al mattino se tu non ci sei più. Se non aspetto più la mezzanotte che stacchi dal lavoro, se non faccio più le 4 del mattino con te sotto le stelle che qui non vedo più. Se non mi invento più le scuse per scendere mentre tu lavori. Se non mi vieni più a cercare nel magazzino quando mi incazzo. Se non vedo più quel sorriso così speciale che hai e che riuscivi sempre a tirarmi fuori. Io non sorrido più tanto ultimamente lo sai? Non puoi saperlo perchè te ne sei andato senza passare dalla mia porta, come quando sei arrivato. L'inverno mi sta entrando dentro l'anima. E tutto mi sembra così inutile. Tutto così maledettamente uguale senza potertelo dire, senza potere neanche sapere dove sei.
Tutto senza poter capire e vedere al di là del dolore che provo.
Perchè non c'è niente di giusto in quello che penso in quello che provo in quello che è stato nelle lacrime che sto buttando via.
E la gente mi dice anche che mi vede bene.
LA GENTE CI VEDE MALE. Belin, dicono dalle mie parti.


Questo lo scrivevo tempo fa, poi non l'ho postato ed è rimasto nelle bozze come tante altre cose, mi ci sono imbattutta adesso, registrando distrattamente che tutto quello che volevo nella vita è lontano come nessuno lo è mai stato. Io vivo e so che tu stai dormendo, dormo e tu stai vivendo.
Il tempo in cui ci si vedeva era perchè io non dormivo mai.
Mi sveglio e non ti penso più perchè ti ho scacciato da questo guazzabuglio disordinato. Ma ti scaccio come un diabetico può scacciare una sachertorte, non è una cosa piacevole.
Ma il pessimismo è un lusso che non mi posso più permettere.
Mi è uscita oggi a pranzo mentre discutevo coi miei di non so cosa, loro mi hanno guardata un po' storti ma non credo abbiano afferrato del tutto quello che intendevo dire, sicuramente meno della semi-discussione che ho avuto in ascensore l'altra mattina con la mia vicina di casa. Non hanno mai capito molto, di me, o forse sono io che non mi faccio capire. Sto iniziando a credere a tutto e al contrario di tutto il che può anche essere spiazzante per certi versi...
Ma la notte è troppo lunga e troppo buia senza di te, e me la riempio di punti di domanda.

lunedì 11 gennaio 2010

Ci penso e ripenso ma non mi esce il titolo.

Mezzanotte meno un quarto e mancavano 20 euro dalla mia cassa, e che cazzo.
Non era un giorno qualsiasi per tre quarti del mondo, mi sono accorta con un pizzico di sorpresa che era quasi il primo gennaio duemiladieci e che il countdown quest'anno la vita me l'aveva risparmiato. Sono corsa a mescolarmi alla folla giusto per fuggire dal luogo che mi imprigionava da nove ore e mezza. Perchè scappare da una prigione all'altra mi dà l'impressione di essere davvero libera forse. Perchè scappando rubiamo attimi alla vita sperando che nessuno si accorga che mancano. Come quando ti rubi le caramelle anche se ti fanno andare via i denti. Purtroppo sono quelli, gli attimi che contano veramente quelli che ti fa tremendamente male e bene ricordare quando annusi un profumo e ne senti la violenza sulla pelle.
E questo simpatico omino duemiladieci mi ha colta assorta nei miei pensieri, come se non me ne fregasse niente di lui... avevo da fare. Me ne accorgo solo adesso che è l'undici gennaio, almeno così dice il calendario.
Come per dire che questa volta niente cavolate di propositi, niente mutande rosse, niente lenticchie non ho voglia di pensieri pesanti, mi sento leggera mangio quello che voglio e ho voglia di ridere. E ricaccio indietro tutto quello che vuole farmi male...
Con una forza quasi fisica, che almeno quella non mi manca.

martedì 5 gennaio 2010

Cominciare... con stile

Prendi pure la macchina per stasera, Lara.
Oh grazie, ma non prendo quella del nonno?
No no, prendi pure la nostra.
E non hai paura che faccio un bel regalino anche a te e papà, come quello al nonno per Natale?
No tranquilla, c'è già caduto un albero la settimana scorsa.
...