giovedì 15 novembre 2012

Momenti di incrollabili dubbi.

Non riesco a vivere le storie in modo normale. Ho continuamente paura di perderti, senza averne motivo il più delle volte. La litigata perché sono inversa che navigo controcorrente senza remi non è una ragione sufficiente. Sconti insicurezze che ho accumulato negli anni, persone sbagliate nel momento sbagliato, reazioni sbagliate sentimenti sbagliati periodi storici sbagliati. Ho talmente paura di perderti che mi porterò a questo. Come quando ti infili tra due macchine in uno spazio stretto che hai fatto mille volte ma pensi che questa volta non ce la puoi fare. E puntualmente non ce la fai. Le volte in cui non ho paura di perderti mi domando se tu sia veramente quello che voglio ma la prima ipotesi è inconcepibile. Amo la polvere sul tuo comodino, amo la tua maglietta bucata, persino l’odore di casa tua poco vissuta e il freddo che c’è d’inverno perché non vuoi attaccare i caloriferi di notte ma tanto non ci servono. Amo il rumore del tuo scooter quando arrivi in anticipo e io sono ancora in mutande e amo il modo in cui mi cerchi tra la gente. Ma soprattutto sono stupita dal fatto che riesci a convivere con me meglio di quanto non riesca a fare io il più delle volte.

lunedì 23 luglio 2012

(Non) cambia mai niente.

Galleggio in un vortice di fumo, ubriaca di non vita vissuta e brandelli di passato che si ripropongono
come sabbia nei denti, stridente e a volte rassicurante.
Riscoprire il gusto delle mie lacrime sulla tua schiena liscia ed appoggiarci tutta la mia insicurezza celata
da un passo veloce tra le cose ed un sorriso facile a volte.
Domandarsi se tutta questa corsa mi abbia mozzato anche la capacità di ritrovare il mio cuore.
Correvo per avvicinarmi al tuo e perdevo il mio.
Ho amato cose che mi sono sfuggite tra le dita sotto gli occhi increduli, lentamente sgretolando.
E alla fine mi sono fatta rubare da te, che parlavi da una estrema vicinanza con il mio cuore.

E scoprire ancora una volta che è rimasta solo una persona adesso a dirigere questa folle giostra, prima che mi travolga di nuovo.

giovedì 12 aprile 2012

L'ultimo arrivato

Da stasera ho un dente in più.
Un amico di meno, un lavoro di meno, una qualifica di più.
Sale in zucca sempre uguale. Ops, quindi poco.
E questa puntina che mi spunta nella gengiva mi lascia perplessa.
Mi sono sempre sentita così anch'io, l'ultima arrivata.
Sono brava in questo, lo sono diventata. Mi adatto perfettamente
al ruolo, devo continuamente adattarmi a persone nuove,
autobus nuovi, strade nuove, feccia nuova, faccie nuove.
Ovviamente non è sempre stato così, prima facevo una maledetta
fatica a cambiare, adesso non riesco a capire se sia un bene
o un male aver imparato come si fa. Il fatto è che mi adatto
superficialmente al contesto, ma non mi addentro mai, quasi.
Non riesco mai a trovarla una collocazione nel senso vero
del termine.
Mi rende felice però il fatto di riuscire a saltare tra le cose,
a riderne a volte, e poterne parlare con te, che mi guardi con quegli
occhi che hanno tutto dentro.

domenica 11 dicembre 2011

Spiragli

L'amore è una cosa che ti entra negli occhi e poi passa altrove e non passa mai dalla stessa parte, non ti lascia capire come passa, se passa, come funziona. Ti rapisce senza spiegarti niente e non ti ricordi più che ora è. Ma la cosa peggiore è che non arriva mai quando lo vuoi, è come quando cerchi un bagno dentro ad una boutique di Armani, in quei lidi nessuno ha necessità fisiologiche.
E dici ma cazzo, potevi arrivare un po' prima, che magari ti capivo anche un po' meglio.
Forse dirò una enorme sciocchezza, ma le persone che soffrono entrano in un mondo che da fuori è inaccessibili si spalancano porte enormi su spiragli terribili ma... dolci. Quando soffrivo per te ero terribilmente in contatto con una parte della mia emotività che di solito rifiuto, mi fa paura. Mi ha fatto capire tantissime cose.... che ho dimenticato.
Perchè ci sei tu che mi fai dimenticare tutto e desidero solo ascoltarti respirare su di me. Ed è tutto così difficilmente facile stare con te, ti guardo negli occhi e trovo tutto quello che cercavo senza mai averlo chiesto. E senza trovare il modo di dirtelo.

sabato 15 ottobre 2011

Un "facile" monopolio

Ore 22,07 vestito di jeans, collant e coprispalle. Sotto casa mia fresco ma fa niente.
Parcheggio degli scooter, ore 22 più svariati minuti di ritardo.
Cazzo, ma fa freddo. No dai, bevo che mi passa.

Piazza delle Erbe. Tutti con giacca pesante a parte le solite puttanone con minigonna inguinale gialla.
Amica con maglione di lana più giacca "non hai freddo?"
"Mi stavo giusto domandando chi fosse la più cretina delle Erbe".

Spazzolino giallo in .... trasferta..
(sorriso, sempre della cretina sopracitata).
Quando vedo il tuo (sorriso, non spazzolino n.d.r) non ci capisco più niente, rubi il mio tempo e hai affittato una discreta parte dei miei neuroni.

Un facile monopolio, ora che mi ci fai pensare.
Per te lo è stato.
Hai rubato tanta parte delle mie inquietudini, visto che tranquilla non la sono mai stata.
E sai... mi riesce difficile parlare di quanto sto bene, è sempre stata una mia caratteristica.

Faccio fatica a dire alla gente che le voglio bene, che la amo, che la penso, magari lo dimostro, ma le parole rimangono incastrate tra il cuore e l'esofago, imprigionate in un ciclo infinito.

lunedì 19 settembre 2011

Settembre.

Toc toc.
non faccia cerimonie è aperto qui nessuno ruba
ah. Cosa vende?
Non ven... ma cosa fa?? tocca?
eh.
di li non tocca mai nessuno. Vanno tutti di la
dove?
li
cosa c'è?
ah quello che vogliono tutti
ossia?
mmh è tipo...la comoda verità
anch'io la vorrei cosa crede, ma l'ho vomitata stanotte.
(scocciato) Ah ecco, un intollerante
si beh, lo chiami come vuole non importa. Come faccio a capirlo?
che cosa, signorina?
I fantasmi. Vorrei trovare qualcosa per capire chi combatto sempre.
(sempre più scocciato). Pffff, ma tutti a me.
....
Non faccia gli occhi dolci con me.
di solito funzionano.
E certo che funzionano. Comunque la verità è che non c'è un modo.
Ah grazie...
E' solo più comodo a volte ballare con i fantasmi. Lasci perdere li. Andiamo dall'altra parte dovrebbe essermi rimasto qualcosa.
Lo sapevo che non mi avrebbe delus.. ma quella no!
Comunque ecco, potresti iniziare con quel benedetto vizio di fare mille cose contemporaneamente e non finirne neanche mezza.
ha detto niente... la storia della mia vita 
perchè lo fai? non so... forse ho paura 
di che? 
di finire 
e...? 
scoprire che non sono brava in niente, o di ... 
di? 
di metterci troppo tempo 
scommetto che quando eri piccola non era cosi 
in effetti no vedi...non c'è niente di più prezioso del tuo tempo 
Se nel tuo tempo ci metti la passione, non importa quanto tempo usi. Beh, che aspetti?
????

Signorina....ma mi sta ascoltando?
si mi scusi mi ero distratta un attimo
Dicevo: una al mattino e una alla sera per venti giorni, poi mezza per dieci giorni. Di questa una al giorno per dieci giorni. Ah, eviti il sole, lo sport, gli alimenti fritti, i dolci, ed è a posto.

PERFETTO.

sabato 18 giugno 2011

Fatico a ritornare

Con - fu - Si - o - ne.
Avere vagato a lungo cercando di te così forte da aver dimenticato tutto,
persino te.
Persino forse me.
Aver cercato di scappare da me stessa perchè mi ero antipatica.
Aver cercato nella tua risata la mia musica, nel tuo essere così diversa da me.
E poi aver pianto tanto perchè le cose non vanno come pensavi.
Anche se ci avevi messo tutta l'anima, non come ora.

E proprio lei, lei dove è. Ha preso una forma che non riesce a intrufolarsi
nelle cose, sfugge ad ogni controllo, scivola via non si ferma non ce la fa.
Ed è proprio quando vuoi stare da solo che non ce la fai.
E il problema è che diventa così bello, rimanere finalmente in compagnia di te stesso.
Perchè lei è stanca, di non riuscire più a fermarsi.

Ma ti tradirà, oh si anche il tuo instancabile moto perpetuo.