giovedì 12 aprile 2012

L'ultimo arrivato

Da stasera ho un dente in più.
Un amico di meno, un lavoro di meno, una qualifica di più.
Sale in zucca sempre uguale. Ops, quindi poco.
E questa puntina che mi spunta nella gengiva mi lascia perplessa.
Mi sono sempre sentita così anch'io, l'ultima arrivata.
Sono brava in questo, lo sono diventata. Mi adatto perfettamente
al ruolo, devo continuamente adattarmi a persone nuove,
autobus nuovi, strade nuove, feccia nuova, faccie nuove.
Ovviamente non è sempre stato così, prima facevo una maledetta
fatica a cambiare, adesso non riesco a capire se sia un bene
o un male aver imparato come si fa. Il fatto è che mi adatto
superficialmente al contesto, ma non mi addentro mai, quasi.
Non riesco mai a trovarla una collocazione nel senso vero
del termine.
Mi rende felice però il fatto di riuscire a saltare tra le cose,
a riderne a volte, e poterne parlare con te, che mi guardi con quegli
occhi che hanno tutto dentro.

1 commento:

Arturo Folletti ha detto...

ma è sicuramente un pregio! si tratta di un'abilità dettata dal giudizio! :-)