sabato 15 ottobre 2011

Un "facile" monopolio

Ore 22,07 vestito di jeans, collant e coprispalle. Sotto casa mia fresco ma fa niente.
Parcheggio degli scooter, ore 22 più svariati minuti di ritardo.
Cazzo, ma fa freddo. No dai, bevo che mi passa.

Piazza delle Erbe. Tutti con giacca pesante a parte le solite puttanone con minigonna inguinale gialla.
Amica con maglione di lana più giacca "non hai freddo?"
"Mi stavo giusto domandando chi fosse la più cretina delle Erbe".

Spazzolino giallo in .... trasferta..
(sorriso, sempre della cretina sopracitata).
Quando vedo il tuo (sorriso, non spazzolino n.d.r) non ci capisco più niente, rubi il mio tempo e hai affittato una discreta parte dei miei neuroni.

Un facile monopolio, ora che mi ci fai pensare.
Per te lo è stato.
Hai rubato tanta parte delle mie inquietudini, visto che tranquilla non la sono mai stata.
E sai... mi riesce difficile parlare di quanto sto bene, è sempre stata una mia caratteristica.

Faccio fatica a dire alla gente che le voglio bene, che la amo, che la penso, magari lo dimostro, ma le parole rimangono incastrate tra il cuore e l'esofago, imprigionate in un ciclo infinito.

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