lunedì 6 settembre 2010

wet

La musica era quella, stringevo i denti mentre mi allacciavo le scarpe e mi dicevo che era questione di tempo e sarebbe andato a posto.
Ma la temperatura scendeva sempre di più e il mio finale si distanziava sempre di più dal loro anche se respirava lo stesso odore.
E io piangevo tutte le notti e tornavo sempre più tardi.
E tutte le strade mi ricordavano quanto non ero più al mio posto, quanto fossi lontana da tutto ormai.

Non ho più sofferto così tanto, anche se mi ricordo ogni singolo momento in cui non vedevo davvero più nulla.
Non sono più stata la stessa persona di prima.
Me lo racconta pure lo specchio, ci sono cose che hanno lasciato qualche traccia nel modo in cui guardo le cose, nel modo in cui le cose mi entrano o non entrano dentro.
Anche la mia faccia è differente.

Io sono differente.
ho smesso di cercarmi e di cercare di piacere.
ho un contratto a tempo determinato, anzi no, una collaborazione occasionale con le cose della mia vita.

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