giovedì 3 giugno 2010

Fifteen sunrises

[15 albe e 15 tramonti in un giorno.]
A volte ho la sensazione che sia tutto un tramonto lungo 24 ore.
O che non sia mai neanche sorto lui.
Mi asciugo i capelli che ritornano come voglio io, almeno loro.
Un vortice di immagini mi passa davanti come a dirmi che ci sono state.
Ma io dimentico.
Le cose sporche che vedo, le cose belle.
Ripulisco tutto, è la cosa più furba che abbia imparato.
Non imparo mai niente.

D. sta guidando e stacca la mano dal cambio per prendere quella di M.
Ecco che improvvisamente (dal sedile dietro staccando gli occhi dalla strada) mi ricordo quello che ho imparato a dimenticare.
[qualcuno dice che vince chi dimentica]

Ma è tutto in un attimo, e poi ho già scordato.

Oh the way you held my hand
I knew that it was now or never
Those were the best days of my life

Back in the summer of '69

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Anch'io dimentico.
Ma per ricordarmi sensazioni e cose solo quando non dovrei..ed è li che fa tutto più male.
Perchè ricordare non è doloroso, basta non farlo quando si è fragili.

E, non so te, ma ultimamente mi sembra di esserlo in ogni attimo.

Stefano ha detto...

Non si potrebbe godere del male che facciamo nei pensieri degli altri?.. ma ci preoccupiamo solo di noi stessi, i soliti egoisti!

Amaranto ha detto...

mmmh...godere del male in che senso...? ma io non faccio male nei pensieri degli altri... Magari!

Stefano ha detto...

Oh, ne fai, ne fai.. solo che non senti il gusto!

Amaranto ha detto...

mmmh no, non penso proprio. Almeno, non tutto sto gran male, al massimo un po' di fastidio perchè so essere piuttosto antipatica se mi ci metto. :)

Stefano ha detto...

E' un gran bel dire, non trovi? :) Portare fastidio, intendo!

Amaranto ha detto...

Non si può essere simpatici a tutti