lunedì 11 maggio 2009

Guarda che strane nuvole

Guarda che strane nuvole.
già
sono come tutte in fila, finche il vento non le scompiglierà tutte fino a non farci capire più niente
e tutto ritornerà al consueto caos
cambia tutto, e cambiano anche loro, è impossibile capire dove si va. E' stato fermo tutto per anni, e adesso va tutto troppo veloce. E io sono indietro anni luce.
ti ricordi cosa facevamo?
si...
è da tanto che non mi fermavo, sai. E stasera avevo una paura terribile, come se questa volta mi fossi sdraiata sull'erba e non avrei visto nulla.
Nulla dove?
Tra le nuvole, dentro le nuvole.
Questa sensazione non è passeggera voglia di fuggire, è qualcosa di più. E' come se fosse l'unica possibilità di salvarmi, di trovare un ordine delle cose che qui mi è impossibile.
E non ce l'ho una spiegazione razionale di tutto questo, ma la razionalità a volte la metto nel cassetto e butto via la chiave che è meglio. Perchè ti infili in quei casini assurdi e più ti ci rigiri e più ti si stringe tutto intorno alle spalle, più ti ribelli e tutto ti soffoca nel suo vortice.
"Spesso, non potendo avere il bene, tanto sfuggente, sdegnoso, tanto raro, ci si accontenta del male. "

2 commenti:

Stefano ha detto...

E' che spesso abbiamo bisogno di credere che solo la fantasia di chissà chi altro può salvarci. Ma è vero, siamo davvero troppo stupidi.

Amaranto ha detto...

No ma usa pure la seconda persona, ti autorizzo io. ;)