giovedì 28 maggio 2009

Miriam

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Era quasi l'una di notte e vagava ancora per il treno per fare passare il tempo o l'inquietudine o
entrambe o nessuna delle due. E neanche a dirlo, i treni sono sempre in ritardo, almeno in questo si assomigliavano. Lo sguardo frugava nel buio alla ricerca di una forma, una casa, qualcosa da studiare.
Una faccia da bambina, era quella che aveva visto incrociando lo specchio quella mattina, sorprendentemente. Lo specchio è uno stronzo, ti fa vedere cose che non ti aspetti a volte, non possiamo mai dire di conoscere davvero una persona che non possiamo guardare in faccia. In primis noi stessi.
Sorpresa si guardò la mano sinistra, stranamente libera. Si perchè fin da piccola, quando lasciava un porto aveva l'irrefrenabile tentazione di lasciare qualcosa al mare. La prima volta era un'estate bollente e lei aveva 6 anni e le era volata una ciabatta mentre la nave portava i suoi sogni ancora freschi su altre spiagge. Involontario ma necessario, poi volontario. Quella volta ad essere scaraventata tra i flutti era stata la fede, ricordo di un matrimonio che non esisteva più. Aveva visto posti diversi, riso fino alle lacrime, pianto fino a non avere più lacrime, parlato con persone speciali e che non sapevano niente della sua storia, nè del suo conto in banca nè del suo pezzetto di mondo. Ed era stato fantastico.
Ora era tutto alle sue spalle forti, il treno sferragliava piano verso casa sua, tagliando l'aria come un messaggio di speranza per coloro che hanno solo bisogno del la per riniziare.
Che basta davvero poco a volte, per trovare la tua direzione.

4 commenti:

Stefano ha detto...

Io lo dicevo che Grossman avrebbe fatto danno, prima o poi! :)

Amaranto ha detto...

ma no non c'entra, mi piace come suona il mome :) l'unica che conosco con questo nome era una mia collega, altrimenti chiamata falsa-magra (e non era carino nè scenico). No ma la mia è atletica eh? prendo solo spunto :)

Stefano ha detto...

Si, avevo intuito.. ma è preciso al modo in cui Yair scrive a Miriam.. per questo l'ho intromesso Grossman!

Amaranto ha detto...

dici? ma a me pare il mio solito modo di scrivere...
Che poi a me quel libro non mi è neanche piaciuto.