lunedì 1 giugno 2009

Sopra di noi ma neanche tanto

E' una giornata appesa in cui sembra che tutto l'appesantimento sia lassù, sopra di noi ma neanche tanto, pronto a crollare giù appena tiro fuori la vespa dal garage. Tra poco mi toccherà anche andare a votare, mentre mi bombardano di cazzate sulle presunte feste di capodanno di qualcunoche lasciamo stare. Non so se mi fa più schifo lui o se gli "avversari". Se così li possiamo chiamare, e poi grazie che ci prendono in giro in tutto il mondo. Non sono una che si trasferirebbe a Helsinki per vivere nell'ordine, io nel disordine mi ci spalmo anche volentieri a volte. A volte. Ma ho sempre fatto la figura della rompipalle perchè io le formiche non le schiacciavo con il dito da piccola, e il chewing-gum me lo facevo diventare una pietra in bocca per buttarlo nel bidone. Poi vabbè, per orientarsi nel cassetto del mio comodino ci vuole la bussola, ma questo è un altro discorso, sono dei gemelli purtroppo non riesco mai a essere coerente nelle mie cose. Non riesco a credere che esista una regola senza eccezioni, è tutto dannatamente provvisorio quaggiù. Come alle medie, quando mi trovavo nella giusta via di mezzo tra le secchione e le troiette, li piantata con una stupida senza riuscire ad individuare il giusto collocamento sociale. Ebbene non è che oggi la situazione sia migliorata di tanto, ma non sono più tanto convinta che quegli schieramenti siano così divertenti.
E così vado a caccia di eccezioni, è molto più interessante.

2 commenti:

Stefano ha detto...

Be, è davvero buffo.. oggi sembra che a vergognarsi siano i secchioni, e non le troiette.
Ma quelli in mezzo, mi chiedo.. che fanno, oggi, quelli in mezzo?..

Amaranto ha detto...

E' questo il problema infatti.
Io cammino palesemente sul filo del rasoio.
C'è chi, invece, non capisci neanche da che parte voglia stare. E può anche farti incazzare.