venerdì 6 marzo 2009

di Tutto e di Niente

Palazzo 8. Interno 1.
Speriamo non passi quel coglione a farmi la multa nel mentre
Sala d'aspetto. Aspetto.
5 minuti di ritardo, e vabbè.
25.
L'attesa finisce, tagliata da qualcosa, che sorprendentemente scandisce quanto sia sempre fuori tempo.
In anticipo sull'orario, in ritardo nel procedere.

In cima finalmente.
Sotto, solo il vuoto e il nero.
E poi è un attimo, vedere tutto quello al quale ti aggrappi, rimpicciolirsi e scapparti dalle dita, come sabbia fine.
Il vortice del dopo chiamava con insistenza.
Un secondo dopo, precipitava senza un perchè.
I sensi intorpiditi, all'improvviso si accorse che non era poi così diverso dall'acqua.
E l'impatto non arrivava,
perchè doveva solo rendersi conto che le chiavi della sua vita non ce le aveva nessuno
Erano sempre rimaste li, dove le aveva lasciate tempo fa.
E dopo, il familiare trillo che ti riporta alla realtà.

E' da un po' che ho smesso di sognare di volare.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' proprio vero quello che si dice intorno ai sogni. Basta chiuder gli occhi per chissà dove andare.

Amaranto ha detto...

già...il problema è che a volte li chiudo ma resto sempre qui, di questi tempi. :)