domenica 8 febbraio 2009

costuisci e distruggi

Mi accorgo che ho una certa paura. Di me forse. Perchè mi attacco troppo alle cose, alle persone, alle abitudini. Alle persone. Sbagliate ovviamente. Quando ho venduto il mio primo scooter mi veniva quasi da piangere. Quindi, qui c'è uno certo strappo che non so se voglio ricucire, ho lasciato tutto così, perchè non ho voglia di rimettere a posto e poi di dover rimettermi al lavoro. Lo so che è sempre così, costuisci, distruggi e ricostruisci...ma adesso come adesso vorrei non lo so, una baita lontana da questo cantiere. Senza dover pagare l'affitto per qualche tempo. E invece, qualcuno mi ha già chiesto se posso ospitare in questo cantiere pure i suoi di casini, ma come faccio?
"Ormai sono distante. Non me la sento." mi sono sentita dire da qualcuno che diceva di essere innamorato fino al giorno prima. Come se l'avessi scavata io, quella distanza. Come se non lo sapessi che è una bella scusa. Io mi stavo solo... ma lasciamo stare.
Vorrei per una volta poter davvero essere libera di dire quello che penso, senza paura di essere posta sotto il giudizio universale di chi pensa di aver capito tutto di te. E ti piazza proprio li, sulla fronte, un'altra bella etichetta. Che tanto taggare è ormai diventata una moda bella e buona. Un modo moderno di fare qualcosa che si fa da secoli, per carità.
E non è che mi importi più di chi mi raccontava palle, però adesso non mi fido più...
Del resto o cammino sempre due o tre metri sopra il suolo, o sotto. E' un mio problema, forse sarebbe meglio che imparassi a camminare al livello del suolo (?).
Per questo devo sempre gridare per farmi sentire.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

T'inviterò alla parata dei desideri andati a male. Dovrebbero festeggiarla, da qualche parte, questa ricorrenza. Sicuramente in un posto più divertente di questo.

Stefano

Amaranto ha detto...

ok ste, la prossima volta prometto che posterò qualcosa di più allegro. :)(ero davvero di pessimo umore).

Anonimo ha detto...

Ehi, non era riferito al post, il mio commento. Piuttosto al bisogno che (entrambi) abbiamo di andare via da tutto. Siamo simili, molto, sotto questo punto di vista.
Che poi, dico, potrei mai dirti una cosa del genere?.. che dio mi fulmini se solo mi è passato per la testa.


Stefano

Anonimo ha detto...

Probabilmente si, altrimenti scapperesti alla terza riga penso. :o) Quel bisogno è piuttosto forte ultimamente, ma prima o poi passerà.